L’inquilino dentro
“L’inquilino dentro ce lo portiamo tutti. A prima vista potrebbe sembrare che nelle pagine del libro si parli solo di Parkinson, ma a ben guardare la malattia viene delineata con contorni sfumati. Questo personaggio che ha occupato abusivamente un appartamento potrebbe essere chiunque e qualsiasi cosa: una persona che ci dà fastidio, un problema che si è impadronito di noi e ci fa vivere sotto dettatura. Il signor P. è il Parkinson, ma è anche la Precarietà, i Problemi di ogni giorno, le Pene d’amore, come dicevano i nostri nonni. Ma pure il signor P., come tutti i signori P., ha una sua funzione ben precisa. Capire qual è, rappresenta il primo passo per sbarazzarsi di lui una volta per tutte. E per riuscirci ci sono due strade: riderci su (o almeno provarci) e raccontare. Così, quello che sembra una perdita, rischia di apparirci una ricchezza”
Un gran bel testo che ci prenderà non solo per il racconto, ma anche perchè chi lo ha scritto è un personaggio prima di essere scrittore. Della malattia ne ha fatto uno slogan: “Il Parkinson non toglie anni alla vita ma cerca di togliere vita agli anni” e quindi lui la combatte con ogni mezzo a sua disposizione: con il ballo, il canto, suonando, scrivendo, giocando a calcio, insomma non si fa mancare nulla. È un portento con una grande forza di volontà, vero esempio, nonostante l’inquilino dentro, di vitalità Appuntamento giovedì ore 18,30 Castello Doria sala ex Pinacoteca Angri – ingresso gratuito.
La moderazione è affidata a Rosa Doberdò.
Vi aspettiamo tutti.