Alle ore 17,00 si aprirà, presso la Casa del Cittadino, la mostra di opere pittoriche di due artisti angresi troppo presto dimenticati. “I figli di questa terra”, organizzata con il coinvolgimento diretto dei familiari e curata dal professor Gianni Rossi, artista angrese riconosciuto a livello internazionale. La mostra vuole rendere omaggio alle due figure che hanno segnato, con la loro arte, un’epoca e lasciato un grande ricordo in tutti coloro che li hanno conosciuti. “Nel ringraziare la Pro Loco per questa lodevole iniziativa – dice il professor Gianni Rossi, apprezzato artista angrese con tanti anni di attività e ricerca artistica, numerose mostre sia personali che collettive in Italia e all’estero – sono lieto di presentare la mostra antologica di due amici artisti che troppo presto ci hanno lasciato, Umberto De Angelis e Giovanni Padovano. Due figure di rilievo per il panorama artistico di questo territorio, che, sebbene diversi nella loro arte pittorica, erano uniti da grande amicizia, la stessa che mi univa a loro. “I figli di questa terra” mostra la simbiosi tra Umberto e Giovanni, il loro percorso artistico di crescita e stimolo, ricerca del colore e sperimentazione. Per Umberto De Angelis, la figura è elaborazione di reperti attinti dalle nuove icone della cronaca, infatti soprattutto negli anni ’80 i suoi dipinti assumono il carattere di “giornale illustrato”, riproposti in un contesto di “trama da manifesto cinematografico o cartellone pubblicitario”. Il tema predominante è l’allegoria della civiltà della quotidianità, con tematiche legate alla tecnologia che, con le sue macchine, stravolge la vita contadina, serena e operosa. Con la sua fantasia, Giovanni Padovano si è servito spesso del simbolo per narrare la magia della favola, liberando un pensiero meditato, sereno, come le luci di quella serenità inseguita per tutto il suo percorso pittorico, come il diario che ha illuminato di colori, assorbendo un messaggio di civiltà e porgendolo amplificato attraverso l’opera creativa. Padovano ricerca un costante rapporto con nuovi indirizzi culturali, per portare le proprie opere al di fuori delle immagini stereotipe della tradizione, operando una nuova impaginazione del “racconto figurativo”. Nel solco di un’operazione di memoria storica, ho già ricordato – conclude il prof. Rossi – Umberto e Giovanni in “Angri territorio di transiti” nel ’97, ed oggi continuiamo a tenere viva l’arte di due amici e artisti “figli di questa terra”. Il merito di aver proposto l’allestimento della mostra è anche di Gianni Patella, stimato e bravo allestitore, componente insieme al figlio Cristian dell’esecutivo della Pro Loco. E’ stato lui infatti a dare l’idea al presidente Severino e al consiglio direttivo della Pro Loco di omaggiare i pittori. “Sono legato a tanti ricordi con entrambi gli artisti – racconta Giovanni Patella – ricordi di gioventù trascorsa con loro che porto con me nel cuore, momenti indimenticabili che solo al pensiero mi emozionano”.
“Sono onorato e soddisfatto di essere stato insieme a tutto il gruppo – spiega Aldo Severino presidente della Pro Loco di Angri – il promotore di questa iniziativa per ricordare due artisti, professori d’arte, figli di questa terra, prematuramente scomparsi da anni e troppo presto dimenticati. Un valore altissimo di due figure dell’eccellenza del nostro territorio, artisti che hanno lasciato dei bellissimi ricordi tra coloro che li hanno conosciuti, ma soprattutto delle belle testimonianze con le loro opere artistiche. Grazie all’amministrazione comunale – conclude Severino – per averci dato la disponibilità della Casa del Cittadino per poter svolgere tutte le attività della Pro Loco e per poter ospitare una mostra così importante dal punto di vista emotivo ma anche artistico”.
La mostra sarà aperta al pubblico, nel rispetto delle normative anti-Covid, tutti i giorni dalle 18,00 alle 20,30 e solo domenica anche dalle 10,30 alle 13,00. L’organizzazione è della Pro Loco Angri e l’allestimento è di Patella Events.